Le preghiere per la pace e il suicidio dell’Europa

Non siamo in guerra. O forse sì. Una guerra feroce e inaudita nel cuore dell’Europa ha portato nuovamente il mondo sull’orlo di un conflitto planetario o – come ebbe a dire Papa Francesco già nel 2014 – nel pieno di “una terza guerra mondiale combattuta a pezzi, con crimini, massacri e distruzioni”.  Una  “guerra folle” provocata da “cupidigia, intolleranza e ambizione del potere”.

Un secolo fa, un altro grande pontefice, Benedetto XV (1854 – 1922), si rivolse a tutti i cristiani chiedendo preghiere per ottenere la pace in un’Europa devastata dalla Prima Guerra mondiale, definita nella lettera del 1 agosto 1917 indirizzata ai capi di Stato belligeranti, “l’inutile strage”. Un paio di mesi prima, il 5 maggio, in un testo in cui implora “la cessazione dell’immane conflitto, suicidio dell’Europa civile”, il papa proporrà alla cristianità l’ultima invocazione mariana delle Litanie lauretane:  “Regina della pace, prega per noi”. È interessante come pochi giorni dopo, il 13 maggio, la Madonna apparve ai tre pastorelli di Fatima che quella mattina, partecipando alla santa Messa, avevano accolto la raccomandazione del parroco di pregare secondo l’intenzione del pontefice: cioè, per la pace nel mondo.

Ai numerosi appelli per la pace lanciati da Benedetto XV perché “l’auspicato giorno, nel quale tutti gli uomini, figli del medesimo Padre Celeste, torneranno a considerarsi fratelli” rispose dunque la “misera umana famiglia” che con una “più frequente, umile e fiduciosa, preghiera” implorò “la cessazione del terribile flagello”. Di questo desiderio di pace alcune stampe e immaginette del periodo ce ne offrono una singolare testimonianza, invitandoci – a distanza di un secolo – a pregare ancora per la pace.

Francesco Pignatelli

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* Le stampe riprodotte sono conservate nel Museo delle Stanze di Padre Annibale Maria di Francia presso l’Istituto Antoniano dei Rogazionisti di Oria – Brindisi