Libertà e libero arbitrio

“Di fronte alla domanda se sia meglio imporre il bene per evitare il male o permettere il ma­le pur di salvare la libertà, Dostoevskij non ha dubbi, sia per­ché la libertà è libertà di bene solo se è anche, insieme, libertà di male, sia perché il bene imposto è esso stesso male”. (Luigi Pareyson (1918-1991), Dostoevskij: filosofia, romanzo ed esperienza religiosa, Ed. Einaudi 2022)

Con buona pace di Dostoevskij e di una grande mente come Pareyson, il discorso non fila perchè c’è un problema terminologico di fondo: si fa confusione tra libertà e libero arbitrio. La libertà umana è sempre determinata (…per esempio, non poso dire: voglio volare come un uccello e buttarmi dal settimo piano) inoltre ha le sue restrizioni (la mia libertà finisce dove inizia la libertà dell’altro). Il libero arbitrio invece rifiuta ogni limitazione e spinge ad agire in un modo o nell’altro decidendo arbitrariamente – appunto – ciò che è bene o male.